Proprietà Carciofo

Carciofo (Cynara scolymus)
FAMIGLIA: Composite. DESCRIZIONE: pianta erbacea perenne, con grandi foglie pelo-se suddivise, bianco-grigie nella parte inferiore. Ha aspetto ce-spitoso. I suoi grossi boccioli (i « carciofi »), cucinati, sono i ben noti bocconi prelibati. AMBIENTE: Si coltiva negli orti e nei campi, a pieno sole, su terreno ricco e profondo. PARTI UTILIZZATE: le foglie. EPOCA DI RACCOLTA: nell’aprile-maggio. Si raccolgono le fo-glie più vecchie.

PROPRIETÀ MEDICAMENTOSE: amaro-toniche, stomachiche, di-gestive, coleretiche. Ecco altre virtù secondarie: diuretiche, antiuriche, antireumatiche, antianemiche e anticlorotiche. PRESCRIZIONE: è indicato per guarire le insufficienze del fe-gato per la virtù di stimolare la secrezione della bile; giova per-tanto anche nelle digestioni lente e per regolare l’intestino. È pure consigliato nella gotta, nel reumatismo, nella renella e nella idropisia. Utile inoltre nell’anemia perché è ricco di ferro. PREPARAZIONE E DOSE: decotto — gr 20 di foglie in gr 200 di acqua, da bere dopo i pasti. Oppure utilizzare, in giornata, il succo spremuto di un etto di foglie triturate, allungato con una tisana.
CONTROINDICAZIONI: nessuna. NOTE CONCLUSIVE: il frutto (cioè il bocciolo) del Carciofo, mangiato ben cotto, è assai salutare. Non contenendo zucche-ro possono mangiarlo anche i diabetici; è utilissimo anche agli stitici, in quanto aiuta la peristalsi e quindi facilita l’evacua-zione.
RIPRODUZIONE E COLTURA DELLA PIANTA: per seme, seminato su letto caldo alla fine dell’inverno. (Il letto caldo si ottiene ponendo sul fondo di un grande e profondo recipiente per l’al-tezza di cm 40, letame fresco, non maturo, di cavallo o di vac-cina, il quale va coperto con cm 10 di terra leggera; dopo 12 giorni viene affidato il seme). Le piantine si trapiantano a dimora nel maggio dello stesso anno. Meglio però moltiplicarlo per separazione di ricacci o rigetti che crescono al piede delle vec-chie piante. Per ottenere una ripresa sicura, ogni rigetto dovrà essere staccato con una porzione del vecchio fusto, e dovrà es-sere spuntato nelle foglie per un terzo. Si pongano i rigetti in terreno, lavorato a fondo e concimato, alla distanza di cm 80. L’operazione viene condotta nel mese di aprile, o da settembre a novembre. Nel febbraio dell’anno successivo si concede alla pianta un concime chimico azotato. Per iniziare, ci si procuri un rigetto o due da un contadino o da un ortolano.

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