Proprietà curcative asparago

Asparago (Asparugus officinalis)
FAMIGLIA: Gigliacee. DESCRIZIONE: pianta erbacea perenne suffruticosa, rizomatosa, dal cui cespo s’innalzano steli che all’inizio, allorché teneri (turioni), sono eduli, tanto è vero che si ammanniscono saporiti piatti di cucina; non colti, invece, gli steli diventano duri e le-gnosi, muniti di foglioline aghiformi. Ai piccoli fiori succe-dono bacche che, a maturazione, sono rosse. AMBIENTE: questo Asparago, che è il tipo selvatico di quelli coltivati e che sono in commercio, cresce spontaneamente nei luoghi incolti e lungo le siepi, dal piano alle colline di tutta Italia. PARTI UTILIZZATE: le grosse radici o rizomi, e gli steli o pol-loni teneri (turioni).

EPOCA DI RACCOLTA: i turioni nel maggio-giugno, le radici nell’autunno. I turioni si utilizzano freschi nella loro stagione; i rizomi si essiccano al sole o al forno.

PROPRIETÀ MEDICAMENTOSE: aperitive, tonico-calmanti car-diache, stimolanti, vitaminiche (Vitamina B1, B2, e C), remine-ralizzanti. Ma, soprattutto, l’Asparago è valorizzato per le sue eccellenti virtù diuretiche. PRESCRIZIONE: il suo impiego è utile per favorire la diuresi nella cattiva orinazione; per combattere le palpitazioni del cuore; per stimolare l’appetito; per combattere la pinguedine. PREPARAZIONE E DOSE: decano — gr 25 di rizomi (radici) in mezzo litro di acqua e bollire per 15-20 minuti; oppure gr 50 di turioni in gr 500 d’acqua e bollire per 5-10 minuti. Bere nello spazio di 12 ore. Anche gli asparagi cotti, conditi con olio, sono salutari.

CONTROINDICAZIONI: si sconsiglia l’impiego curativo di que-sta pianta, soprattutto il decotto di radici, a chi è affetto da infiammazione renale, da calcoli renali, da gotta, da diabete forte, da insonnia nervosa e da uricemia. RIPRODUZIONE E

COLTURA DELLA PIANTA: si riproduce per di-visione del cespo sotterraneo, formato da rizomi, nell’autunno o alla fine dell’inverno, ponendo questi a dimora in posizione parzialmente assolata, pur adattandosi l’Asparago anche al pieno sole. Il terreno non dovrà essere eccessivamente calca-reo, né troppo umido né troppo pesante. Si può partire anche dal seme, affidato al terreno a marzo-aprile. Negli orti e nei giardini, di solito, vengono coltivate varietà più grosse (biso-gnose di molte cure) le quali, pur avendo virtù medicinali, sono assai meno ricche di principi medicamentosi. Questi ultimi Asparagi si acquistano presso le Case vivaistiche, e vanno coltivati in terreni leggeri, profondi e ben concimati.

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