Proprietà della gramigna

Gramigna (Triticum repens)

FAMIGLIA: Graminacee. DESCRIZIONE: pianta erbacea perenne, con rizoma sotterraneo, biancastro o giallastro. Ha foglie lineari, come tutte le Grami-nacee (Grano). AMBIENTE: è un’erba comunissima, infestante le colture. Si rinviene ovunque, dove batte il sole e il terreno non è acqui-trinoso: nei campi, negli orti, nei giardini, lungo le strade, dal piano alle più alte colline. PARTI UTILIZZATE: i rizomi (le radici grosse). EPOCA DI RACCOLTA: il migliore periodo sono i mesi di settem-bre e ottobre; buono anche il mese di agosto, in cui ci si appro-fitta delle maggesi, che si fanno in questo periodo, per procu-rarsela già divelta dall’aratura; oppure alla fine dell’inverno.

PROPRIETÀ MEDICAMENTOSE: antiflogistiche, diuretiche. depu-rative; ha pure proprietà decongestionanti le vie biliari. PRESCRIZIONE: nelle infiammazioni delle vie urinarie, dello stomaco e dell’intestino; nelle congestioni epatiche; nell’itteri-zia; nelle foruncolosi dovute a intossicazione. Utilissima per una efficace cura disintossicante primaverile. P meno efficace della Dulcamara, ma assolutamente innocua.

PREPARAZIONE E DOSE: decotto — presi gr 30-40 di rizomi ripuliti dalla terra e dalla pellicola che cresce ai nodi, si spez-zettano e si pestano; poi si mettono a macero in acqua fredda per due ore. Quindi, gettata via l’acqua — che sarà di sapore acre e poco pulita — si pongono i rizomi a bollire in un litro di acqua rinnovata, per mezz’ora; si passa il tutto con una pezza di tela o un colino, e si dolcifica poco, perché la tisana è di per sé alquanto dolciastra. Bere in giornata.

CONTROINDICAZIONI: non ve ne sono. RIPRODUZIONE E COLTURA DELLA PIANTA: si riproduce per se-me nell’autunno o nella primavera; meglio ancora per divisio-ne dei rizomi in qualsiasi periodo dell’anno. Parlare di moltiplicare questa pianta, così invadente e nociva alle altre colture, parrebbe un controsenso. Infatti attecchisce con una facilità irrisoria, anche lasciando i rizomi scoperti a contatto con la terra, tanto da invadere in poco tempo un ampio spazio di terreno se non si interviene con vangatura a limitarne lo sviluppo. Tuttavia chi ne avesse spesso necessità, e non ne avesse nel suo giardino cittadino, non farà male a farla crescere in qualche greppo arido e incolto, dove potrà alimentare un rustico prato bisognoso di nessuna cura.

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